Il Cloud Computing nell’ambito della Pubblica Amministrazione continua a crescere anche se a un ritmo inferiore rispetto agli altri paesi europei.
Anche se la Pubblica Amministrazione sta predisponendo tutti gli strumenti per poter razionalizzare il proprio comparto IT e offrire servizi altamente performanti, il Cloud Computing in Italia sta vivendo una serie di criticità dovute in particolar modo a :
- Gestione e utilizzo di dati sensibili e mancanza di chiarezza riguardo la gestione dei dati.
- Mancanza di una Governance chiara volta a indicare un percorso di rinnovamento del comparto ICT della PA in tale direzione.
Nell’ambito pubblico tutte le pubbliche amministrazioni centrali, regionali e locali stanno lavorando al piano di riorganizzazione dei datacenter per favorire il passaggio al Cloud Computing.
Da un sondaggio dell’ Osservatorio Cloud & ICT as a Service della School of Management del Politecnico di Milano oltre il 50% dei rispondenti totali nella PA locale e centrale stanno adottando o pianificano di adottare Cloud privati ma man mano che il mercato maturerà i Cloud pubblici e ibridi emergeranno sugli attuali progetti di Cloud privato.
Al momento i portali per il cittadino e i supporto ai gruppi di gestione sono le principali situazioni d’impiego per cui viene oggi considerato il Cloud Computing nella PA. Ciò nonostante gli enti pubblici stanno considerando progetti di virtualizzazione delle risorse ICT per:
- Soluzioni di back up in cloud
- Soluzioni di Disaster Recovery e business continuity in Cloud
- Cloud per il testing e lo sviluppo.
Inoltre, per quanto riguarda le soluzioni SaaS, i servizi Cloud maggiormente richiesti sono:
- Firma Digitale
- Sistemi di gestione mail, Calendar
- Sistemi di File Sharing
- Sistemi CRM per la gestione delle richieste dei cittadini
- Sistemi di gestione documentale
- Sistemi di logistica, affari generali
- Sistemi di web conference
- Sistemi di e l’learning.
La Corte dei Corti e l’Avvocatura dello Stato hanno avviato una collaborazione per la condivisione dei sistemi infrastrutturali per la Business Continuity e Disaster recovery al fine di migliorare i livelli di sicurezza informatica e protezione dei dati abbattendo in modo sensibile i costi attraverso la condivisione totale delle infrastrutture ICT e la progressiva integrazione e condivisione dei servizi.
Cloud Computing – riferimenti normativi
A livello comunitario ci sono diversi riferimenti al cloud computing nei documenti strategici (Digital Agenda for Europe, EU Cloud Initiative, eGovernment Action Plan 2011 – 2015) e nei principali programmi (programma ISA, 7° programma quadro di ricerca, programma CIP – ICT PSP). In Italia uno dei principali riferimenti è il documento “Caratterizzazione dei sistemi cloud per la Pubblica Amministrazione che vuole allinearsi all’esperienza dei principali paesi occidentali. Per quanto riguarda gli altri documenti è doveroso segnalare:
- Raccomandazioni e proposte sull’utilizzo del cloud computing nella Pubblica Amministrazione
- Linee Guida per la razionalizzazione della infrastruttura digitale della Pubblica Amministrazione
- Cloud computing indicazioni per l’utilizzo consapevole dei servizi (Garante Privacy).
Quindi, man mano che emergeranno dei modelli di governance condivisi e verrà uniformata la normativa a livello europeo e nazionale la pubblica amministrazione sia centrale che locale potrà utilizzare il Cloud Computing sia come infrastruttura condivisa sia per l’utilizzo di applicazioni in Saas. In questa fase di transizione la sperimentazione di sistemi di Cloud Ibrido, basati sull’utilizzo contemporaneo di Cloud Pubblico e privato, può sicuramente favorire la creazione dei giusti presupposti per un utilizzo consapevole del Cloud in una fase successiva.